Venerdì si è chiusa con successo la strategia in opzioni del mese di gennaio, che abbiamo aperto su Binck Bank a metà dicembre, e, tra venerdì e oggi, abbiamo attivato quella di febbraio. È stato un mese molto buono, con risultati ben superiori a quelli preventivati per la strategia, pari mediamente al 4,06% lordo, corrispondente al 3,01% netto mensile. Ripeto, ancora una volta, mensile.
Il risultato cumulativo da inizio anno, essendo quella appena chiusa, la prima operazione dell’anno, corrisponde pertanto con quello del mese di gennaio.
Chiusa l’operatività di gennaio, abbiamo aperto la strategia di febbraio. L’indice Euro Stoxx 50, è risalito, rispetto a metà dicembre, di circa 2 punti percentuali, riportandosi sopra la soglia psicologica dei 3.000 punti di cui sempre abbiamo parlato nel corso del 2018. Tornando sopra questo livello, l’incertezza regna sovrana, in quanto potremmo assistere ad un’ulteriore crescita dell’indice, cosa non impossibile essendo l’inverno generalmente il periodo più favorevole per i mercati azionari, ma potremmo anche assistere ad un nuovo indebolimento dei mercati azionari, e quindi anche di quelli europei, visti i tanti temi caldi in giro per il mondo.
Sulla scorta di questa incertezza, per febbraio ci siamo mantenuti su livelli piuttosto distanti dall’indice, soprattutto al rialzo, proprio per cercare di mantenere basso il rischio. I livelli sono rispettivamente a +9% al rialzo (3.350 punti di indice) e a -10% al ribasso (2.750 punti di indice). Al rialzo 3.350 punti, come pure i 3.300 punti individuati il mese scorso, rappresenta un’area all’interno della quale passa una linea di congiunzione di diversi punti di minimo e di massimo segnati dall’indice negli ultimi tre anni. Tuttavia il +9% individuato è leggermente inferiore alla massima crescita fatta registrare dall’indice stesso nel mese di febbraio 2015, quanto l’indice, nel periodo gennaio/febbraio segno un rialzo del 10,68%, che rappresenta anche la crescita massima dell’indice azionario europeo Euro Stoxx 50 in un solo mese borsistico. Al ribasso 2.750 punti coincidono con due minimi fatti registrare dall’indice a febbraio e giugno 2016, livelli sui quali l’indice, come detto anche il mese scorso, è poi rimbalzato per portarsi, per oltre due anni, stabilmente sopra i 3.000 punti. Il -10% dovrebbe pertanto costituire un buon livello di protezione, stante il fatto che il peggior periodo gennaio/febbraio (2018), registrò una perdita poco superiore al 6%.
I mercati sono ancora caratterizzati da una volatilità piuttosto accentuata, anche se in discesa rispetto al mese scorso. Questo calo, unito ai due livelli scelti, dovrebbero tutelarci da cali o rialzi dell’indice elevati. Occhio tuttavia soprattutto al rialzo, visto quanto successo nel mese di febbraio del 2015, anche se non credo che le circostanze economiche e geopolitiche che stiamo vivendo, rendano facile una crescita del genere.
Il risultato medio di febbraio, se la strategia dovesse chiudersi di nuovo positivamente, fornirebbe un rendimento medio dello 0.94% lordo (per chi ancora ha delle minusvalenze da scontare), corrispondente allo 0,70% netto mensile. Risultato appena sopra le aspettative mensili della strategia stessa.