La settimana scorsa abbiamo assistito ad un’ulteriore correzione dell’indice Nasdaq 100, portatosi a quota 13.000 punti. Abbiamo pertanto incrementato l’investimento sull’indice, utilizzando sempre, per chi non ha minusvalenze, il solito ETF, mentre, per chi ha minusvalenze compensabili, il certificato indicizzato al Nasdaq 100.
L’importo investito sul Nasdaq 100 è pertanto pari adesso a circa il 15% del patrimonio.
Se l’indice dovesse riportarsi su valori di metà aprile venderemo e porteremo a casa il guadagno, pari a circa il 6% lordo, ovvero il 4,5% netto (per chi non ha minusvalenze compensabili).
Se l’indice dovesse calare ulteriormente, il prossimo punto di ingresso, con un altro 5% del patrimonio, sarebbe attorno agli 11.000 punti indice, livello già raggiunto sia a settembre che a ottobre 2020, prima di iniziare la lunga galoppata che lo ha portato ai massimi dei 16.500 punti di novembre scorso.