CERTIFICATES O CERTIFICATI DA INVESTIMENTO

Tra gli strumenti finanziari che ci consentono di investire nel mercato azionario, oltre a quelli che già conosciamo, ad esempio le azioni e gli ETF, vi sono anche i Certificates, o, in italiano, certificati da investimento, da non confondere con i vecchi certificati di deposito a tasso fisso o variabile, che si acquistavano in banca fino agli anni 90.

I certificates ci consentono di investire su qualcosa. Ad esempio ci consentono di scommettere sia al rialzo che al ribasso, sull’andamento di un’azione, un paese, un indice di borsa, un settore, una materia prima o una valuta.

I certificates possono essere a capitale garantito, a capitale protetto o a capitale per nulla protetto.

Com’è facile immaginare, ogni tipologia ha i suoi pregi ed i suoi difetti.

Tutti le tipologie di certificates ed ovunque essi investano, hanno tuttavia una caratteristica fondamentale in comune: tutti i guadagni che ne derivano, sono fiscalmente compensabili. Pertanto, in caso di minusvalenze pregresse, è possibile compensare eventuali proventi con le perdite pregresse e non pagare alcuna tassazione. Purtroppo, anche qui, alcune banche applicano una metodologia di compensazione meno favorevole di altre.

Vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane diversi esempi pratici di cui eventualmente approfittare.