Venerdì 15 si è chiusa di nuovo con successo la strategia in opzioni del mese di marzo, che abbiamo aperto a metà febbraio, e abbiamo attivato quella di aprile. È stato un mese molto buono, con risultati due volte e mezzo superiori a quelli previsti per la strategia e pari mediamente al 1,70% lordo, corrispondente al 1,26% netto mensile. Decisamente superiori quindi allo 0,50% netto, obiettivo della strategia stessa.
Il risultato cumulativo da inizio anno, si porta al 6.86% lordo, corrispondente al 5,076% netto.
Chiusa l’operatività di marzo, abbiamo aperto la strategia di aprile. L’indice Euro Stoxx 50, è risalito ulteriormente, rispetto a metà febbraio, di oltre 5 punti percentuali, allontanandosi ulteriormente dalla soglia psicologica dei 3.000 punti. A questi livelli dell’indice e dell’anno (ricordiamo che il periodo più favorevole per le borse è l’inverno e siccome questo sta volgendo al termine, potremmo vedere l’indice muoversi in modo molto erratico) l’incertezza la farà ancora da padrona. Possibile un’ulteriore crescita dell’indice verso i massimi registrati negli ultimi due anni in area 3575, ma possibile anche un nuovo calo dei mercati azionari, europei compresi, viste le tante incertezze e punti interrogativi che ancora abbiamo di fronte in Italia, in Europa e in giro per il mondo.
Premesso ciò, per aprile ci siamo mantenuti a distanze dall’indice di nuovo simili a quelle del mese scorso. I livelli individuati sono rispettivamente a +7% al rialzo (3.575 punti di indice, il livello visto pocanzi) e a -12.5% al ribasso (2.925 punti di indice). Il livello superiore di 3.575 punti si posizione 25 punti sopra la proiezione al rialzo, al 19 aprile, dell’indice Euro Stoxx 50 dai minimi di fine dicembre. Quindi un livello che vedo non facilmente raggiungibile nell’arco delle prossime cinque settimane. Da tenere conto anche del fatto che la massima crescita registrata dall’indice nel periodo marzo/aprile negli ultimi otto anni è stata il + 2,10% registrato l’anno scorso. Al ribasso 2.925 punti, corrispondente ad un -12,5% dal livello dell’indice di giovedì scorso, ci fornisce una protezione quasi pari al calo peggiore registrato dall’indice stesso nel periodo marzo/aprile, registrata nel 2012, con un -12%. Inoltre 2.925 punti è anche inferiore al minimo registrato dall’indice in dicembre, quando, pur sfondando la barriera psicologica dei 3.000 punti di cui tanto abbiamo scritto nei mesi scorsi, si fermò a 2.935 punti, per poi, da lì, risalire fino ai livelli attuali.
I mercati sono in attesa di vedere come evolveranno i colloqui USA-Cina e come andrà a finire la questione Brexit. Meno preoccupazioni al momento sembrano destare la situazione italiana e le prossime elezioni europee di maggio.
Il risultato medio di aprile, se la strategia dovesse chiudersi com’è sinora sempre stato, fornirebbe un rendimento medio dell’1,23% lordo (per chi ancora ha delle minusvalenze da scontare), corrispondente allo 0,91% netto mensile. Risultato pertanto interessante e un pò sopra le aspettative mensili della strategia stessa.