Nel bel mezzo della bufera di questi giorni, partirà domani il collocamento della nuova obbligazione della Carraro Finance S.A., braccio finanziario della Carraro Group.
Il Gruppo Carraro, come la maggior parte di voi ormai conosce, è un’azienda internazionale con sede a Campodarsego, in provincia di Padova, specializzata nella produzione di sistemi di trasmissione per veicoli fuori strada e trattori specializzati, fondata nel 1932 da Giovanni Carraro.
Nel corso degli anni, Carraro ha ampliato la sua presenza a livello globale, stabilendo impianti produttivi in Italia, India, Argentina, Cina, Sudafrica e Brasile.
Il core business del Gruppo Carraro comprende la progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di trasmissione per macchine agricole e movimento terra, oltre alla produzione di ingranaggi e componenti meccanici di alta qualità. Inoltre, attraverso la divisione Carraro Agritalia, l’azienda produce trattori specializzati, collaborando con importanti marchi del settore.
La nuova obbligazione verrà emessa per raccogliere le risorse necessarie al fine di estinguere anticipatamente le due obbligazioni attualmente in essere sul mercato: quella al 2026, con tasso al 3,75%, emessa nel 2020 e quella al 2028, con tasso al 7,75%, emessa nel 2023. Il tasso della nuova obbligazione sarà pari l 5,25% lordo, pari al 3,885% netto. Come parametro di riferimento, pur trattandosi di due emittenti ben diversi, possiamo prendere in considerazione il BTP 1° aprile 2030, cedola 1,35%, che, ai prezzi odierni, rende il 2,48% netto. Anche la nuova obbligazione, come quelle precedenti, potrà essere rimborsata anticipatamente dall’emittente, ad un prezzo non inferiore al prezzo di emissione. La nuova obbligazione è in precollocamento su Directa da giovedì scorso, mentre da domani sarà sottoscrivibile anche presso altri intermediari, fino ad esaurimento disponibilità.
Passando al bilancio, nulla di particolare da segnalare in quanto l’ultimo bilancio disponibile, risulta sostanzialmente in linea con quelli precedenti, rimarcando la solidità patrimoniale dell’azienda capogruppo.
Consiglio, pertanto, la sottoscrizione della nuova obbligazione.